E’ ricominciata la bellissima avventura come Ambassador di #DestinazioneMarche! Sono andata a visitare il Borgo di Mondolfo già nella lista dei Borghi più belli d’Italia.
Il Borgo di Mondolfo si trova in provincia di Pesaro Urbino e, si può dire,che non gli manchi assolutamente nulla perchè sorge su una collina e il suo territorio si estende sino al mare. Infatti, una delle sue frazioni, Marotta è bandiera blu; da qui lo slogan “Marotta e Mondolfo due vacanze in una”.
Mondolfo
Un po’ di storia. La città di Mondolfo nasce come piccolo castrum bizantino del VI secolo, fu fortificata intorno all’anno mille e abitata dagli abitanti di una stazione di posta romana che si trovava poco lontano.
Durante la proprietà dei Malatesta, nel XIV secolo, iniziò la costruzione della rocca.
Frutto del genio militare dell’architetto senese Francesco di Giorgio Martini che edificò una duplice cortina muraria rendendo la città inespugnabile. Mondolfo passò di proprietà molte volte nel corso dei secoli: dai Montefeltro ai della Rovere ai de’ Medici, infine al Papa che XVII secolo decise di costruire la ferrovia adriatica, permettendo a Marotta di diventare destinazione turistica.
Le mura sono di epoca rinascimentale e sono costruite con il mattone cotto che regala il tipico colore rosso.
Il photowalk. La giornata è cominciata presto perché il programma della mattinata era bello denso. Ci siamo ritrovati con lo staff di Regione Marche, Fondazione Marche Cultura attraverso il suo Social Media Team e del Comune di Mondolfo, presso il Chiostro del Complesso Monumentale Sant’Agostino per la registrazione e i saluti di rito. Ci sono stati offerti dei biscottini ricoperti di cioccolato veramente molto buoni. In attesa che si sbrigassero le registrazioni ho potuto fare un giro nei musei allestiti nel Chiostro. Molto interessanti. Una cosa tra tutte che mi ha colpito è stato l’orologio.
Dopo i saluti ci siamo recati presso la scalinata della Piazza del Comune per la foto di gruppo. Successivamente ci siamo divisi in gruppi e abbiamo visitato il Borgo guidati dai ragazzi in costume storico (bellissimi) dell’ Archeoclub Italia Mondolfo, facendo tappa alla bottega di Filippo Sorcinelli, lo sferisterio dove si giocava l’antico gioco della palla con il bracciale,il belvedere del castello e il Bastione di Sant’Anna.
E poi via! Tutti in corriera. Si parte alla volta di Marotta dove abbiamo visitato L’Associazione Culturale Chiaro Scuro di Marotta e abbiamo assaggiato i Garagoi.
Il laboratorio di Filippo Sorcinelli_La stanza dell’Alchimista
Filippo Sorcinelli, un eclettico artista e musicista dalle molte qualità, ci ha ospitati nel suo laboratorio di Mondolfo ” Container “, dove sono esposte le sue opere e le sue fragranze .
Entrare nel suo atelier è stata un esperienza affascinante perché ci ha fatto fare un viaggio sensoriale facendoci sentire i profumi della sua infanzia, con cui ha creato la linea delle fragranze per la casa: “cinque collezioni che raccontano la sua vita, le sue esperienze e le sue emozioni. Le ultime creazioni sono interamente dedicate proprio alle Marche fra le quali “Epicentro”, fragranza il cui ricavato vuol essere di aiuto al piccolo comune di Bolognola, che rievoca gli attimi della scossa del terremoto 2016/2017. “
E’ esposta nel laboratorio di Mondolfo una veste sacra che ricorda la sua attività di famiglia, quella dell’ Atelier LAVS, specializzato in paramenti sacri. Tra i clienti ci sono anche
papa Benedetto XVI e papa Francesco .
Il lavoro di questo artista è, secondo me, d’esempio. Cercare di abbracciare la propria storia famigliare e allo stesso tempo seguire le proprie passioni, e, perché no, riuscire ad innovare, creando qualcosa di nuovo, senza rinunciare a vivere dove piace è , secondo me, ammirevole.
La palla con il bracciale
Il gioco del calcio durante il Rinascimento non se lo filava nessuno!!! Ebbene si! Il gioco degli italiani era “la palla con il bracciale” e fu così fino al ‘900.
Esistono due tipi di bracciali : uno è quello “professionale”, per uomini , che si vede in foto, l’altro era molto più semplice squdrato ed era utilizzato da donne e bambini.
Questo gioco si giocava in un campo chiamato sferisterio e un lato del campo era delimitato dalle mura della città poiché la palla vi poteva rimbalzare.
Oggi questo sport continua ad essere vivo grazie a dei giovani che lo praticano. Una curiosità è che nel passato i campioni di palla con il bracciale erano conosciuti e apprezzati come i calciatori di oggi .
Marotta
Dal XVI secolo in poi Marotta,fu una località di villeggiatura ed una
stazione di posta per il cambio dei cavalli, lungo la strada corriera che percorreva il litorale da Fano a Senigallia. Nel 1846, Papa Pio IX, costruì la ferrovia Ancona-Bologna lungo la costa pontificia adriatica, e Marotta diventò famosa tanto che nel 1884 il Comune di Mondolfo costruì la Stazione di Mondolfo-Marotta .
Mosaico
Ad abbellire la passeggiata del lungo mare di Marotta ci sono dei mosaici che stanno letteralmente invadendo e abbellendo questa frazione di Mondolfo. Il primo mosaico fu creato vicino a Villa Valentina, con materiale di recupero dal lavoro volontario di alcuni cittadini appartenenti all’ Associazione culturale chiaro scuro di Marotta. La tecnica utilizzata si chiama TRENCADIS (dal catalano “frammento”) e praticamente consiste la creazione dei tasselli da materiali di recupero.
Nel mosaico n. 1 ( che si vede nella foto) sono state rappresentate le due anime della città di Mondolfo: “il sorgere del sole dal mare di Marotta, fino al tramonto in collina dietro al Castello di Mondolfo.
Dal primo mosaico è nata la voglia di crearne altri, facendo partecipare cittadini e turisti, che oggi possono contribuire posando il proprio pezzetto. Pezzo dopo pezzo verrà a crearsi un esposizione permanente a cielo aperto.
I garagoi
Grazie alla Pro Loco di Marotta, nella persona del simpaticissimo Signor Franco , abbiamo scoperto i Garagoi in dialetto o Garagoli . Che cosa sono? Sono dei molluschi commestibile che vivono a circa 8 miglia dalla costa in fondali sabbiosi e fangosi in un tratto di mare che va da Rimini ad Ancona. Delle lumache di mare, direi.
Abbiamo imparato come si puliscono, come si cucinano ma soprattutto come si mangiano. Infatti il garagolo si mangia succhiandolo dal suo guscio ed è adatto da mangiare come secondo, ma anche per condire la pasta.
[Dal sito Destinazione Marche]
Ricetta dei garagoi alla maniera marottese: a ogni mollusco con una tenaglia, prima, va tolta la parte anteriore cioè “sbroccati” e dopo averli lessati con acqua aromatizzata con finocchio selvatico occorre togliere la punta posteriore cioè “sculati” ed eccoli pronti per essere cucinati con una semplice ma gustosa ricetta marinara. Vi state già leccando i baffi?
Chiostro dell’ Avis. Ristorantino, provato da noi per pranzo : merita! Ci hanno fatto assaggiare le tagliatelle con i ceci, più classiche ma sempre top e una pasta fatta con la farina di fave e condita con le fave stesse, un sapore diverso dal solito, ma molto buono.
Così si è conclusa la mattinata tra Mondolfo e Marotta, un po’ accaldati ma contenti e con la pancia piena! 🙂
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