Montagnana, situata tra i Colli Euganei e i Colli Berici, a due passi da mete internazionali come Verona, Vicenza e Padova, è una città circondata da una cinta muraria alto medioevale perfettamente conservata. In questo post vi racconterò la bellissima esperienza che ho vissuto: ospite di VisitMontagnana per un giorno. Verrete conquistati, dal fascino della storia che si rivive all’interno delle mura e dalla genuina ospitalità dei suoi residenti .
[om_gmap zoom=”9″ lat=”45°13′56″ N” lng=”11°27′53″ E” ]
Come arrivare a Montagnana?
In auto. Se percorrete il tratto dell’ autostrada A13 che va da Venezia a Bologna, ad un certo punto vedrete spuntare un cartello turistico con il nome di questa città. L’uscita dell’ autostrada è Monselice.
In treno. Montagnana è raggiungibile anche in treno. Usando treni regionali, per raggiungere questa città, ci si impiega circa 2 ore: sia da Venezia sia da Verona. Con le “Frecce” i tempi si dimezzano. Se arrivate in treno quasi sicuramente entrerete in Città da Porta XX Settembre, ideata nel 1885 proprio per servire la ferrovia.
La Città. Cosa vedere?
Montagnana è bandiera arancione e fa parte dei borghi più belli d’Italia. Di recente ha ottenuto anche un riconoscimento che premia l’attenzione dei suoi abitanti ad uno sviluppo rurale sostenibile: la Spiga verde.
Il nome deriva da “Motta Aeniana” che in latino vuol dire (parafrasando) “Mansio d’altura”. Il Mansio era una stazione di posta. Se osservate la foto pubblicata qua sopra vedrete in lontananza sulla destra, alla fine delle mura, una struttura costruita con lo stesso materiale delle mura. Quella è la stazione di posta che svolgeva la funzione di dogana ossia riconoscimento dei visitatori e zona di riposo per i cavalli.
Le mura
Le mura risalgono alla metà del 1300 d.C. quando i signori di Padova, vollero ampliare e rafforzare la loro frontiera. I signori di Padova a quel tempo erano i Carraresi . I nemici da cui bisognava proteggersi venivano da Verona ed erano rappresentati dalla famiglia degli Scaligeri i quali avevano conquistato i territori limitrofi fino a Legnago. La cinta fu rafforzata con strati sovrapposti di mattoni e di pietre , la cosiddetta trachite dei colli Euganei. Le mura, coronate da merli di tipo guelfo, sono alte dai 6,5 agli 8 metri, e hanno uno spessore di 96-100 centimetri. La città fortificata è di metri 600 x 300. Sono presenti 24 torri . Insomma un gioiellino!
Nei punti più strategici della cinta muraria, troviamo le porte che prendono il nome delle città verso cui sono orientate, per esempio Padova e Vicenza.
Castel San Zeno e Mastio di Ezzelino
Castel San Zeno, a cui si accede da Porta Padova, fu modificato, così come lo vediamo noi oggi, da Ezzelino III da Romano, nel XIII sec . Ezzelino III era il vicario di Federico II in lotta contro i signori della città d’Este. Il Mastio di Ezzelino, che si può vedere nella foto, è una torre alta circa 40 mt che prende appunto il nome di chi l’ha costruita. Il Mastio è visitabile e da li si può godere di un ottima vista del circondario. Ideale per gli amanti della #fotografia .
In epoca antica, il castello era interamente circondato dal fossato.
Già il Giorgione, famoso artista, fece un disegno del Castello di San Zeno con la sua sanguigna, perfettamente conservato fino ad oggi.</
Villa Pisani
Costruita nel XVI sec. dal Palladio per la Famiglia Pisani come simbolo del potere della stessa, che qui vi trascorreva le giornata di villeggiatura e vi amministrava le attività agricole. La Villa presenta una facciata di rappresentanza sul lato più vicino alla porta ed una parte posteriore, dotata di porticato, in cui si svolgeva la vita privata.
La posizione della villa, costruita a ridosso delle mura, difronte a Castel San Zeno evidenzia il contrasto di potere in essere tra le due potenze dell’ epoca cioè Venezia e Padova.
Oggi fa parte del patrimonio dell’ UNESCO inserito nel circuito delle Ville Palladiane.
Porta Vicenza e le sue case colorate
Porta Vicenza è una delle porte principali opposta a Porta Padova. Dotata di tutti i sistemi di sicurezza dell’ epoca , tra cui il cancello che serviva a sbarrare la strada, a rinforzo del portone con le borchie di ferro.
A ridosso delle mura, nella parte interna della città, sono state costruite delle case diventando con i loro colori una delle zone più caratteristica della città. Le case sono state costruite solamente nel lato nord delle mura dove una volta venivano stoccate le riserve di cibo in caso di assedio.
Palazzo Magnavin-Foratti
In stile gotico-veneziano. Si attribuisce a questo palazzo la residenza di Jacopa, moglie del condottiero Erasmo da Narni detto il Gattamelata.
La Piazza Maggiore e il Duomo cittadino
Nella piazza principale domina il Duomo. Costruito nel XVI sec. è un capolavoro di architettura costruito tenendo conto dei principi astronomici, è anche una meridiana. Le vedete le due palle sopra le colonne che incorniciano l’entrata principale? Ecco queste sono due elementi della meridiana.
Al suo interno ci sono opere d’arte di autori celebri come il Veronese, con la “Trasfigurazione”, il Buonconsiglio detto il “Marescalco” con “L’assunzione di Maria” . Due affreschi raffiguranti Davide con la testa del gigante Golia e Giuditta, che ha appena decapitato l’orgoglioso generale Oloferne, attribuiti al Giorgione.
Dove mangiare e cosa bere?
Gastronomia Zanini Qui troverete cibo di alta qualità per una cenetta fai da te, che non ha nulla da invidiare ad quella di un ristorante, oppure per uno spuntino veloce. Prosciutti locali, formaggi di malga, vini, birre e tanto altro ancora! In più potrete fare merenda con un buonissimo cono al prosciutto!
Se invece siete di quelli che ” se mi preparo il pasto non è una vera vacanza” potrete trovare delle ottime osterie …per tutte le tasche!
Osteria ai 2 Draghi 🐉🐲 Se siete amanti della pasta fatta a mano, degli Hamburger e cercate un luogo in armonia con lo spirito medioevale della città allora questo è il posto giusto. Qui troverete una fresca taverna per ripararvi dal caldo estivo.
Hostaria San Benedetto qui spenderete un po’ di più ma ne varrà la pena. Il cuoco fa parte dell’ Alleanza dei cuochi di Slow Food. Prodotti locali usati a regola d’arte. “A buon intenditor poche parole”. Inoltre i gestori sono gentilissimi e ci hanno fatto conoscere un vino prettamente locale: il Barbarano. Un rosso dei Colli Berici.
Cafè Vintage A due passi dalla Piazza del Duomo di Montagnana, godetevi una piccola pausa o concedetevi una buona colazione ( le Brioches sono buone! 😉 )
Dove dormire a Montagnana.
Durante questa giornata ho conosiuto Guido di #VisitMintagnana che mi ha fatto conoscere la città e mi ha presentato Niccolò . Niccolò è un giovane imprenditore locale che ha rinunciato ad una carriera in una città che non era ” la sua” e ha ristrutturato con passione una bellissima villa signorile.
Bhè io c’ho soggiornato e devo dire che è stata una bella esperienza. La struttura è adatta al #turismocanino perchè all’esterno ha una zona recintata per i pelosi. I pelosi possono soggiornare all’esterno e non all’interno per via del pavimento pregiato. Cliccate il link di seguito per vedere alcune foto :Per la Dolce Vita .
Leggi anche:
Il prosciutto crudo D.O.P. del Veneto. Salumificio Brianza. Montagnana