Il Castello di Montegiove si trova a 627 metri s. l. m. nel comune di Montegabbione in provincia di Terni.E’ senza dubbio uno dei castelli più antichi dell’Umbria, l’ antico feudo della famiglia dei conti di Marsciano .Il Castello di Montegiove è facilmente raggiungibile da Città della Pieve in soli 33 minuti di auto.
Secondo alcuni il castello sorge nel luogo di un preesistente insediamento umbro- preromano li dove si trovava un santuario (Jupiter Elicius) e con il passare dei secoli divenne un luogo fortificato. Il castello fu costruito prima nel 1281 da Raniero IV (Nerio) di Bulgaruccio (o Bulgarello) dei conti di Marsciano, famiglia di antica stirpe longobarda trapiantata in Umbria, in quanto in tale data egli fece richiesta al vescovo di Orvieto di costruire un oratorio “nella tenuta presso il castello di Montegiove”.
Nerio era proprietario anche di sontuosi palazzi costruiti nel rione S. Giovanni di Orvieto, ma mentre provvedeva a costruire il castello, vendette Marsciano ai Perugini per 5.000 libbre di denari, in accordo con il fratello Bernardo detto Nardo e con lo zio Bernardino II, fratello di suo padre Bulgarello.
Rimasto vedovo, prese i voti del terzo ordine francescano, vivendo devotamente in una chiesa fatta costruire in contrada Pornellese, fino alla sua morte avvenuta nel 1290. Il castello passò quindi ai suoi discendenti, che a partire dal ‘300 furono chiamati anche conti di Montegiove, restando sempre sotto il dominio orvietano.
Orvieto, intanto, con la decisione di aumentare notevolmente i balzelli per i castelli sottomessi, provocò nel 1380 la sottomissione del castello a Perugia sotto la quale i conti di Montegiove restarono fino al 1394. Nel 1400, i montegiovesi, stanchi delle continue vessazioni impositive, si ribellarono ed elessero a loro signore Francesco di Montemarte conte di Corbara il quale, nel 1417, vendette il castello a Pier Antonio Monaldeschi della Vipera.Nel 1455 passò ai Gattamelata e dopo il matrimonio di Bianca Paola Gattamelata detta Todeschina, figlia del celebre condottiero Erasmo da Narni (Narni 1370 – Padova 1443), con Antonio di Ranuccio Bulgarelli (1429 – 1483), famoso capitano di ventura, ritornò ai Marsciano.
Ricchissima la suppellettile castellana e domestica: la biblioteca, l’armeria, ampi saloni di rappresentanza. Il territorio circostante è ricco di numerosi ettari di vigneti del marchese Misciattelli che producono vini di ottima qualità.
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